Mentre ci si prepara al concorso docenti (trovi tutte le informazioni anche su 24 CFU e prova preselettiva), è il caso di mettere nella propria cassetta degli attrezzi un’altra informazione utilissima a chi è interessato ad avvicinarsi al mondo dell’insegnamento: l’iscrizione alle graduatorie per le supplenze.

È di questi giorni, infatti, l’uscita della bozza del Miur in ottemperanza al decreto legge 126/2019 relativa alle graduatorie per le supplenze che sta subendo diverse modifiche e ha messo in preallarme migliaia di insegnanti.

Quest’anno le graduatorie per le supplenze saranno riaperte e aggiornate per il biennio 2020/2021 e 2021/2022.

 

Ma cosa sono le graduatorie per le supplenze? Quali sono i requisiti d’accesso? Quali le novità?

Anzitutto è in corso l’iter per stabilire la trasformazione delle graduatorie d’istituto in graduatorie provinciali. Una volta terminato l’iter e ottenute le autorizzazioni adatte, il decreto di riapertura e aggiornamento delle graduatorie sarà pubblicato sul sito del Miur e verrà avviata la procedura di compilazione.

La finestra temporale di compilazione sarà di 15 giorni e la domanda potrà essere fatta solo online.

N.B.: è bene dire che tutte le informazioni sono in corso di aggiornamento e che le questioni potrebbero subire delle variazioni

 

Focus sulle graduatorie

La trasformazione delle graduatorie consisterà nella scelta della provincia da parte del docente. Le supplenze verranno conferite dopo l’assegnazione “pescando” dalle GaE (graduatorie ad esaurimento).

Questo dovrebbe garantire che le supplenze saranno già attive fin dall’inizio delle lezioni scolastiche e quindi, almeno teoricamente, i tempi di assegnazione dovrebbero essere più brevi.

Il Miur crede che in tal modo si possano evitare le sovrapposizioni dei conferimenti degli incarichi a cura dei Dirigenti Scolastici.

Dirigenti che saranno comunque responsabili delle assegnazioni dei conferimenti delle supplenze brevi, non scordiamo che il docente potrà scegliere 20 istituti.

Per le graduatorie provinciali sono previste due fasce

Sia per la scuola dell’infanzia e primaria che per la secondaria, l’accesso alla prima fascia è consentito ai docenti in possesso di abilitazione specifica, mentre possono accedere alla seconda fascia i docenti in possesso di laurea+ 24 cfu, ma anche chi era già inserito in fascia di istituto per il triennio 2017/2020.

Per le graduatorie d’istituto, cioè per quelle graduatorie che saranno utilizzate per l’attribuzione delle supplenze temporanee, le fasce previste sono tre:

Non rimane altro che attendere che il Miur dia il via alla procedura di compilazione.

Affrettati! Ricorda, infatti, che la finestra temporale a disposizione per la compilazione è di soli 15 giorni.

Inutile girarci intorno, per il concorso docenti ordinario sarà necessaria anche la prova preselettiva.

Si prevede, infatti, che saranno in tanti a partecipare al concorso. E in questo articolo troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno.

L’ufficialità dello svolgimento della prova preselettiva l’avremo solo dopo la consegna di tutte le domande. Ciò avverrà se, a livello regionale e per ciascuna procedura, i candidati saranno superiori a quattro volte il numero dei posti messi a concorso.

Quindi solo alcuni candidati, di una specifica regione e classe di concorso, saranno sottoposti alla prova preselettiva.

Visto che non possiamo aspettare fino alla fine, secondo noi è meglio farci trovare pronti alla prova preselettiva, poiché la probabilità che si svolga è molto elevata.

E poi, come si dice… repetita iuvant.

 

La prova preselettiva verrà svolta al computer, avrà la durata di 60 minuti e gli argomenti saranno:

 

Si assegnerà un punto per ogni risposta esatta e zero punti alle risposte non date o sbagliate.

 

La cosa più importante da segnalare è che non esiste un punteggio minimo raggiunto il quale si ritiene superata la prova, ma il superamento sarà dato dal numero dei partecipanti e dal punteggio più alto raggiunto da, chiamiamolo, il migliore.

Per essere chiari, alla prova scritta sarà ammesso un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti messi a concorso dalla regione per quella specifica procedura. Questo meccanismo è stato scelto dal Ministero per evitare sia un numero troppo esiguo, che renderebbe poco competitivo il concorso, sia un numero troppo elevato, che renderebbe complesso gestire tutta la procedura.

Quindi chi supera la prova preselettiva accede a quella scritta, chi non la supera ha già terminato il concorso.

Inoltre, è bene ricordare, che il punteggio della prova preselettiva non si somma ai punteggi delle prove scritte, orali e titoli, che in realtà sono le vere e proprie prove del concorso, mentre la preselettiva serve solo a una scrematura dei partecipanti.

La buona notizia è che sarà prevista una banca dati ufficiale, dalla quale saranno poi scelte le 60 domande della prova e grazie alla quale i candidati potranno esercitarsi.

Al momento però il Ministero non ha indicato una data precisa entro la quale tale banca dati sarà pubblicata, ma ha dichiarato che i quesiti saranno diffusi venti giorni prima dell’eventuale prova preselettiva.

Secondo i bene informati la prova preselettiva si svolgerà in autunno.

Per cui, dato che i giorni saranno pochi per esercitarti, se hai deciso di partecipare al concorso docenti ti consigliamo di prepararti per tempo e approfittare delle varie banche dati, più o meno ufficiali, che la rete ti offre.

Non perdere tempo, un piccolo assaggio delle domande di capacità logica che troverai nella prova preselettiva le puoi scaricare qui.

Chi al momento sta pensando di tentare la strada del concorso docenti, si ritrova fra i requisiti richiesti i famosi 24 CFU necessari per l’insegnamento.

Ma cosa sono i 24 CFU? Sono necessari per tutti? Come si acquisiscono e quali sono i costi?

Entriamo nel dettaglio!

 

24 CFU: cosa sono?

I CFU sono i Crediti Formativi Universitari e sono gli indicatori con cui, nelle università italiane, viene misurato il carico di lavoro richiesto allo studente per frequentare le lezioni e preparare il suddetto esame.

In seguito al Decreto 24 CFU il MIUR ha stabilito che l’acquisizione dei crediti siano necessari per l’insegnamento.

Questo significa che per poter partecipare al concorso docenti 2020 non è più sufficiente il titolo di laurea adatto alla classe di concorso, ma bisogna aver acquisito i 24 crediti formativi nello specifico in:

 

 

 

Sono necessari per tutti?

Sì, se vuoi intraprendere la strada dell’insegnamento, a qualsiasi livello, devi possedere i 24 crediti previsti dal MIUR.

Sono necessari per il concorso straordinario scuola secondaria, per la procedura straordinaria per l’abilitazione, per il concorso ordinario scuola secondaria e anche per coloro i quali richiedono l’inserimento nelle graduatorie d’istituto di III fascia.

Gli unici a essere esonerati dal conseguimento dei 24 CFU sono i docenti abilitati.

 

Come si acquisiscono?

Naturalmente alcuni percorsi di studi ne prevedono l’acquisizione, ma qualora tu abbia già conseguito la laurea è necessario anzitutto verificare la corrispondenza dei settori disciplinari.

Se tale corrispondenza non dovesse esserci ti trovi nella condizione di doverli recuperare.

Puoi chiedere alle Università, alle Università telematiche o agli Enti di formazione autorizzati ad attivare i corsi per il conseguimento dei 24 crediti formativi.

 

Il costo

Il Miur ha previsto che per l’acquisizione dei crediti non si superi la cifra dei 500 euro.

Non ti resta che controllare se il tuo percorso di laurea preveda i 24 CFU o se tu debba rivolgerti agli Enti appositi che ti possano permettere di acquisirli.

Il concorso docenti 2020 procede non senza cambiamenti e novità, a causa della diffusione del Covid-19 che ha portato stravolgimenti emotivi e pragmatici nella vita di ognuno.

Il concorso docenti è uno dei concorsi più importanti e che in molti attendono perché la selezione per i docenti porterà a migliaia di assunzioni per alcuni e all’abilitazione per altri.

Per questi motivi è necessario fare chiarezza ed entrare nel dettaglio e rispondere alle domande relative ai posti messi a concorso, la natura dei diversi tipi di concorso docenti, le date, i requisiti e le modalità di selezione.

Entriamo quindi nel dettaglio e iniziamo dalla prima novità che riguarda il numero dei posti messi a concorso!

I posti messi a concorso docenti

La novità è piuttosto importante: il decreto legge del 19 maggio ha incrementato il numero dei posti del concorso docenti.

16mila unità in più (8mila per il concorso straordinario e 8mila per quello ordinario) per un totale di 77.863 assunzioni e non i 61.863 previsti.

I posti disponibili sono così distribuiti:

 

Concorso docenti straordinario e abilitante per docenti della Scuola Secondaria

Le specifiche sono importanti, soprattutto quando si tratta di un concorso tanto atteso e che porta a un numero di assunzioni considerevole. Per questo motivo è necessario chiarire che il concorso straordinario e abilitante per i docenti di scuola secondaria è rivolto a quei docenti che hanno svolto 3 anni di insegnamento anche non consecutivi di cui uno nella classe di concorso per cui si concorre.

Le novità introdotte non riguardano solo l’incremento del numero dei posti (salito a 32mila) ma anche la data e la modalità di presentazione delle domande e la modifica della prova scritta.

Il decreto dipartimentale del 27 maggio ha rinviato l’apertura delle domande di partecipazione al concorso docenti per consentire l’aggiornamento del bando. Nello stesso tempo è stata mutata la piattaforma di presentazione delle domande. Inizialmente era previsto che la domanda venisse inoltrata tramite il servizio Istanze Online, mentre adesso il Miur ha deciso di predisporre una nuova piattaforma Concorsi e Procedure Selettive.

La modifica della prova scritta, predisposta dal decreto scuola del 6 giugno prevede che la prova venga articolata in quesiti a risposta aperta, le cui domande riguarderanno il programma previsto dal bando. Verranno cioè valutate le competenze disciplinari e didattico-metodologiche.

 

Concorso docenti ordinario per scuole secondarie

Il concorso docenti ordinario per la scuola secondaria è rivolto ai laureati in possesso dei requisiti previsti compresi i 24 CFU. Le novità riguardano anche in questo caso l’incremento dei posti messi a bando (saliti a 33mila) e le modalità per l’invio della domanda.

La procedura concorsuale è già partita. La finestra temporale per la presentazione delle domande è infatti dal 15 giugno al 31 luglio e la domanda dovrà essere presentata attraverso la nuova piattaforma predisposta dal MIUR.

La prova, prevista per ottobre, prevede un’eventuale prova preselettiva – che consiste nella somministrazione di un test su computer di circa 60 domande da svolgere in 60 minuti – due prove scritte e una prova orale.

La prima prova scritta, articolata in quesiti, sarà volta a verificare le competenze sulle discipline della classe di concorso per la quale si concorre, mentre la seconda prova, articolata in domande a risposta aperta, riguarderà le competenze antropo-psico-pedagogiche e didattico-metodologiche.

La prova orale è finalizzata a valutare la competenza e la capacità didattica relativa alla classe di concorso di riferimento.

 

Concorso docenti ordinario di infanzia e primaria

Il concorso docenti ordinario è rivolto ai laureati in Scienze della formazione primaria o con diploma magistrale abilitante conseguito entro il 2001/2002.

In questo caso non sono richiesti i 24 CFU e non c’è stata nessuna variazione rispetto al numero dei posti messi a concorso (i posti disponibili sono 12.863).

A rimanere invariate sono anche le prove d’esame. Una prova preselettiva su computer costituita da 50 quesiti a risposta multipla con quattro opzioni di risposta, da svolgere in 50 minuti. Una prova scritta della durata di 180 minuti e una prova orale della durata complessiva di 30 minuti.

La procedura concorsuale è aperta.

 

Adesso non resta altro che informarti su come prepararsi al meglio per le prove.

Diversi i modi e i corsi formativi capaci di aiutarti a consolidare o recuperare le conoscenze adatte per poter affrontare il concorso più vicino al tuo profilo.

percorsi formativi salerno cosenzaFormarsi per Lavorare vi dà il benvenuto al nuovo anno formativo 2019/2020. Il nostro ente, impegnato nell’assistenza e nella consulenza per l’avviamento al mondo del lavoro, anche quest’anno offre percorsi formativi di eccellenza che prevedono l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso tirocini formativi e alternanze scuola - lavoro in aziende pubbliche e private.

Pubblicato in G.U. il concorso straordinario, per titoli ed esami, per la copertura di personale docente per la scuola dell’infanzia e primaria, su posto comune e di sostegno, per le scuole con
lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno-italiano del Friuli-Venezia Giulia. La domanda di ammissione al concorso deve essere inviata, esclusivamente sul modello pubblicato sull’apposito spazio informativo (Natečaj) presente nella home page del sito internet dell’Ufficio scolastico regionale per il Friuli-Venezia Giulia (www.scuola.fvg.it), dall’utenza personale di posta elettronica certificata del richiedente, al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: drfr@postacert.istruzione.it.
I requisiti per partecipare al concorso sono elencati nell’art. 3 del bando. L’e-mail deve riportare il seguente oggetto: Concorso scuole slovene_2018_infanzia_primaria. Le istanze presentate con modalita’ diverse non saranno prese in considerazione. La domanda di ammissione deve essere trasmessa entro le ore 24,00 del 3 febbraio 2019.

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