"Non c'è alcuna ipotesi di provvedimenti restrittivi per le scuole". Lo ha precisato il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, in un post sui social. "Il governo - ha aggiunto - non ne ha affatto discusso. E sarebbe strano il contrario: i dati ci confermano che le scuole sono luoghi molto più sicuri di altri. L'esecutivo sta invece valutando l'utilizzo dei test rapidi anche per le scuole, come sto chiedendo da tempo".
Il governo considera l'apertura degli istituti scolastici, in questa fase, una priorità: lo hanno ribadito a più riprese diversi ministri, fino allo stesso premier Giuseppe Conte, secondo il quale: "L'Italia riparte solo se riparte la scuola". Dunque nessuna restrizione in vista.
Inoltre, per Azzolina "le scuole sono luoghi molto più sicuri di altri" perché "ci sono regole, anche molto stringenti, che studenti, studentesse e personale stanno rispettando con grande senso di responsabilità”. Il problema, secondo la ministra, semmai è altrove: "in tutte quelle attività, anche ricreative" che i ragazzi fanno fuori dopo l'orario scolastico. Su questo Azzolina ritiene che "vada fatta una riflessione seria" visto che "episodi recenti ci dimostrano che - dice - spesso sono l'origine di focolai che costringono alla quarantena decine di giovani e adulti".
Intanto sempre la ministra dell'Istruzione conferma che il governo "sta valutando l'utilizzo dei test rapidi anche per le scuole". Quasi due settimane fa il Cts aveva dato via libera alla possibilità di effettuare tamponi rapidi nelle scuole per la sola attività di screening. Walter Ricciardi, membro dell'esecutivo dell'Oms e consulente del ministero della Salute precisò che "non danno sicurezza al cento per cento, ma consentono di identificare super diffusori e sono uno strumento importante. Abbiamo iniziato, per primi, ad applicarli negli aeroporti e stiamo pensando di utilizzarli sicuramente in altri ambienti come le scuole". Sul quando, però, concluse Ricciardi, "è una decisione del ministro".
Un'altra voce del governo parla dei test rapidi. "In queste ultime ore abbiamo iniziato ad utilizzare anche i test antigenici che sono test più rapidi e che ci aiuteranno: 5mln sono in arrivo, verranno usati nelle scuole, stiamo lavorando per provare ad aprire anche l'opportunità di un utilizzo negli studi dei medici di medicina generale e questo potrebbe essere chiaramente un grande passo in avanti".
Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza da Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai3. E in merito alle code per i tamponi ha risposto: "In queste ore e' stato fatto un lavoro straordinario. Si raddoppieranno i drive-in nel Lazio a partire da domani, c'è un lavoro importante di rafforzamento della nostra rete territoriale". Sul piano dei reagenti "il problema è stato risolto dal commissario Arcuri già da diversi mesi. È chiaro che dobbiamo continuare a lavorare su questo terreno, a marzo e ad aprile si facevano circa 30mila tamponi ora siamo a 130mila al giorno".