È possibile presentare fino alle 23:59 del 2 settembre l’istanza di partecipazione alla cosiddetta chiamata veloce come disciplinato dal decreto ministeriale n. 25 dell'8 giugno 2020.
L’istanza è disponibile solo in via telematica su apposita piattaforma predisposta dal Ministero.
Gli Uffici Scolastici Regionali, non tutti però, hanno pubblicato sui propri siti internet i posti rimasti vacanti e quindi disponibili, così, chi ha il titolo può presentare la relativa istanza (in fondo alla pagina i link ai siti degli Uffici Scolastici Regionali).
Questa, quindi, la road map. Ma già si segnalano problemi.
Una volta terminata la procedura di inserimento delle domande verranno pubblicati gli elenchi degli aspiranti, in ordine di punteggio, ed entro il 7 settembre verranno effettuate le assunzioni.
Terminate le assunzioni a tempo indeterminato tramite “chiamata veloce” si passerà immediatamente al conferimento delle supplenze annuali e/o brevi da pescare dentro le GaE e GPS e da concludere entro il 14 settembre, data di apertura delle scuole.
Questo nelle intenzioni. Purtroppo la procedura è partita in ritardo. Infatti, la partenza era prevista già dal 28 agosto e doveva terminare il 1° settembre. Ma il portale è entrato in fuzione solo oggi (29 agosto) verso le 11, e già si registrano i primi blocchi per elevato afflusso.
La procedura consente a chi è in graduatoria, ma non ha ottenuto il ruolo con la normale tornata di assunzioni, di poter presentare domanda in un'altra regione dove ci sono posti disponibili per avere prima la cattedra a tempo indeterminato.
La procedura di “chiamata veloce” consente ai soggetti già presenti nelle graduatorie, ovvero GaE, GM2016 e GM2018, che non hanno ottenuto il ruolo con la normale tornata di assunzioni, di presentare domanda in un'altra regione dove ci sono posti disponibili.
Sono, invece, esclusi dalla “chiamata veloce” i soggetti già di ruolo, cioè quelli che hanno già avuto una proposta di lavoro a tempo indeterminato, o che hanno rinunciato alla nomina.
La domanda, come dicevamo prima, va presentata online sull’apposita piattaforma predisposta dal ministero e ciascun partecipante dovrà:
- scegliere la regione;
- indicare la provincia o le province di destinazione situate nella regione scelta;
- indicare le classi di concorso di interesse e le relative graduatorie di inserimento, che costituiscono titolo di accesso alla procedura di chiamata;
- indicare, nel caso di più province di destinazione, l’ordine di preferenza tra le stesse e, per ciascuna provincia, l’ordine di preferenza tra le classi di concorso per le quali si partecipa;
- indicare nel caso di un’unica provincia di destinazione, l’ordine di preferenza tra le classi di concorso per le quali si partecipa;
- indicare la regione/provincia di provenienza e l’USR responsabile della procedura concorsuale nel caso in cui sia stata disposta l’aggregazione territoriale dei concorsi.
Le assunzioni nelle scuole sono disposte rispettando la ripartizione al 50 per cento tra graduatorie concorsuali e GaE.
Per le graduatorie concorsuali si seguirà il seguente ordine:
- graduatorie di concorsi pubblici per titoli ed esami nell’ordine temporale dei bandi;
- graduatorie dei concorsi riservati selettivi per titoli ed esami, nell’ordine dei bandi;
- graduatorie di concorsi riservati non selettivi, nell’ordine temporale dei bandi.
Ciò significa che i vincitori di un concorso ordinario (come ad esempio il concorso ordinario del 2016) avranno priorità rispetto a coloro che sono presenti nelle graduatorie di un concorso straordinario (ad esempio: le Graduatorie di Merito del 2018).
Anche se la procedura di assunzione si chiuderà entro il 10 settembre, l’immissione in ruolo avrà decorrenza dal 1° settembre.
Inoltre, è bene ricordare che gli insegnanti che ottengono l’assunzione in ruolo decadono da ogni altra graduatoria.
In più, i docenti assunti avranno il vincolo quinquennale presso la sede scelta. Ciò significa che per 5 anni non potranno chiedere il trasferimento, l’assegnazione provvisoria, l’utilizzazione in altra istituzione scolastica o ricoprire incarichi di insegnamento a tempo determinato in altro ruolo o classe di concorso.
Segnaliamo che, al termine della “chiamata veloce” gli elenchi perdono efficacia. Questo significa che tali elenchi sono utilizzati solamente per la procedura in questione e la loro validità si esaurisce una volta individuati i docenti.
Per le immissioni in ruolo dell’anno scolastico successivo, qualora rimangano ancora posti vacanti e disponibili, si darà luogo a una nuova chiamata e a un nuovo elenco degli aspiranti.
Link Uffici Scolastici Regionali:
USR Abruzzo: posti disponibili
USR Calabria: posti disponibili
USR Emilia-Romagna: posti disponibili
USR Friuli-Venezia Giulia: posti disponibili
USR Liguria: posti disponibili
USR Lombardia: posti disponibili
USR Molise: posti disponibili
USR Piemonte: posti disponibili
USR Puglia: posti disponibili
USR Sardegna: posti disponibili
USR Sicilia: posti disponibili
USR Toscana: posti disponibili
USR Umbria: posti disponibili
USR Veneto: posti disponibili, rettifica