Fondotinta, il jolly nella trousse

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16/10/2018
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Lo si è sempre considerato solo un make up ma, grazie alle sue capacità idratanti e protettive, può rivelarsi un valido alleato della pelle.

Sul fondotinta, nel corso degli anni, si è scagliata ogni tipo di fake news. E che ostruisce i pori, e che causa macchie scure, e che provoca brufoletti e irritazioni. La sua storia risale ai primi anni del Novecento, quando le donne hanno iniziato a colorare il viso con un prodotto che aveva una tinta il più possibile naturale. Perché fino a un secolo fa, infatti, la tendenza, partendo dalla regina Cleopatra fino alle dame del Settecento, era quella di rendere il volto il più chiaro possibile, quasi di ceramica. Per questo motivo sulla faccia ci si spalmava polvere chiara di argilla o impasti burro di cacao e farina. Nel corso degli anni le formulazioni si sono evolute, perfezionate e, soprattutto, regolamentate: ora è impensabile produrre un cosmetico che non abbia superato tutti i test clinici. E fortunatamente, dalle formulazioni collose e improvvisate, di strade ne è stata fatta, tanto che il primo luogo comune sconfitto è proprio quello che il fondotinta faccia male. Per tanto tempo è stato considerato colpevole di non far respirare la pelle e alterarne il pH. Poi si è dimostrato che non è così: anzi, oggi il fondotinta rappresenta un valido alleato per la salute della pelle.

Che cosa cercare sull’etichetta

In commercio esistono moltissime formulazioni. La prima cosa che si deve fare quando si sta per comprare il cosmetico è controllare la lista degli elementi che lo compongono, per evitare di sceglierne uno che contenga un elemento a cui  si è eventualmente allergiche. Per di più, così, è possibile sapere se si abbia o meno il fattore di protezione e i principi attivi. Come la vitamina C o le ceramidi, sostanze di solito contenute nelle normali creme idratanti. Non a caso, infatti, questo tipo di prodotto può, alcune volte, arrivare anche a sostituire il normale trattamento giornaliero. Come alcune creme da giorno, anche il fondotinta non può fare a meno del fattore protettivo, il vero antiage per il viso.

Come sceglierlo in base alla propria cute

Con protezione dai raggi ultravioletti e idratanti: di fondotinta con queste caratteristiche se ne trovano a decine. E, allora, come scegliere quello più adatto alla pelle di ognuna? Andrebbe provato sul viso prima dell’acquisto per valutarne la texture, perché è importante sentire come il fluido si amalgama alla pelle. Il colore, poi, dovrebbe essere il più possibile vicino a quello del viso. L’ideale sarebbe avere due tonalità, una più scura e una più chiara in modo da poterle mischiare a dosare a seconda della nuance del volto. Così come un vestito deve stare alla perfezione, anche il fondotinta deve apparire una seconda pelle. È possibilmente migliorare. A seconda del tipo di cute, i prodotti si possono dividere in tre grandi gruppi.

  • Per pelli secche: si devono scegliere cosmetici specifici ricchi di emollienti e oli idratanti. Quello che si deve evitare è l’effetto ‘viso spento’, con screpolature in evidenza. La texture deve essere cremosa, quelli ricchi di polvere seccherebbe il derma ancora di più. da evitare, a tal proposito anche le ciprie: meglio optare per un blush da applicare solo nelle guance.
  • Per pelli grasse: in questo caso siamo di fronte ad una produzione eccessiva di sebo. Al fine di evitare l’antiestetico effetto lucido sulle guance e sul mento bisogna scegliere prodotti compatti a base di minerali il cui obiettivo è quello di tamponare l’eccesso di lucidità della pelle. Un’alternativa: applicare un fondotinta fluido privo di sostanze oleose. A differenza di quello compatto, quest’ultimo è più performante.
  • Per pelli normali: per questa tipologia di cute non ci sono controindicazioni particolari.

 

Non c’è trucco senza strucco

Raccomandazioni importanti quando si parla di fondotinta e di trucchi in generale: rimuovere il make up a fine giornata. Struccare la pelle è importante tanto quando idratarla al mattino, con creme e fluidi. I tessuti, durante la notte, si devono rigenerare. Si chiama Skin care routine e risponde alle esigenze di tutti. Proveniente dalla Corea, la Skin care non è altro che un insieme di fasi da svolgere due volte al giorno – mattina e sera – per depurare, idratare e rendere compatta la nostra cute con l’obiettivo di avere un viso luminoso e riposato. Olio detergente, detergente schiumoso, tonico viso, siero, maschere, crema viso ma anche più semplicemente:

  • Salviettine struccanti: è sicuramente il metodo più pratico, più veloce e molto efficace a livello di detersione. Questi prodotti, però, possono contenere ingredienti irritanti come l’alcol, che finirebbe per alterare il pH della pelle e causarne arrossamenti. Nonostante oggi molte case cosmetiche propongono salviettine struccanti arricchite con oli e sostanze nutrienti, è bene considerare questo metodo non come la prassi ma come l’eccezione quando proprio la stanchezza regna sovrana.
  • L’acqua micellare: è il prodotto che negli ultimi anni ha rivoluzionato il beauty case delle donne. Dalla consistenza leggera e fresca, l’acqua micellare deve la sua forza alle micelle, delle piccole bolle che puliscono il viso e al tempo stesso lo idratano lasciandolo morbido. Con qualche dischetto di cotone imbevuto di acqua micellare si inizia la pulizia dalle zone maggiormente truccate e si lascia agire per un paio di secondi, poi si passa al resto del volto. – come scegliere fra i vari tipi di acque micellari?- quelle bifasiche con oli non sono indicate per chi ha la pelle grassa, mentre per i tipi più sensibili sono consigliat quelle con agenti termali. A ogni modo, dopo aver pulito la faccia è sempre bene risciacquare con acqua tiepida.
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