La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è sicura: sono in arrivo 80mila immissioni in ruolo per il mondo della scuola. Qualche numero lo avevamo fatto in un articolo precedente e la ministra Azzolina conferma e rilancia.

«A conclusione delle procedure concorsuali avviate dal Ministero, avremo garantito l'immissione in ruolo di 78mila docenti – ha detto la ministra –. È un grande risultato, che ci consentirà di dare stabilità a un gran numero di docenti e di garantire la continuità didattica dell'insegnamento per i nostri studenti».

Lucia Azzolina ha rilasciato tali dichiarazioni alla VII Commissione in Senato dopo l'audizione del 1° luglio sulle iniziative di competenza del Ministero connesse all'emergenza epidemiologica Covid-19 e sull'avvio del prossimo anno scolastico.

Sempre Azzolina ha spiegato di aver presentato al Ministero dell’Economia «la richiesta di oltre 80.000 assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per l'anno scolastico 2020/2021».

Il Ministero dell’Istruzione ha, dunque, formalizzato la richiesta di 80mila immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico. Non resta, perciò, che attendere nei prossimi giorni la risposta del Mef.

La procedura per le immissioni in ruolo sarà digitalizzata. In più, a partire dalle assunzioni del 1° settembre 2020 scatta il vincolo almeno quinquennale sul posto di assunzione.

 

Da dove arriveranno queste 80mila immissioni in ruolo?

Dal 2020/2021 le immissioni in ruolo si avranno in due modi:

 

Ricordiamo, inoltre, che sono idonei per le immissioni in ruolo anche i docenti inclusi nelle graduatorie di merito dopo il superamento della procedura concorsuale del 2016.

Inizialmente le graduatorie di merito del concorso docenti 2016 avevano validità triennale, ma due interventi normativi (legge di bilancio 2018 e decreto scuola) ne hanno, infatti, prolungato la durata a 5 anni.

 

Chiamata veloce

Ogni anno, terminate le immissioni in ruolo, restano vacanti molti posti, che solitamente vengono coperti da supplenti con contratti fino al 30 giugno o al 31 agosto.

Con la nuova procedura, si vorrebbe ridurre il ricorso ai supplenti, che spesso arrivano in aula ad anno scolastico già ampiamente iniziato.

Con la chiamata veloce, i supplenti, inseriti nelle graduatorie di concorso vigenti e nelle graduatorie a esaurimento, possono optare per una o più provincie, occupando così volontariamente e rapidamente i posti rimasti vacanti.

 

Non resta che aspettare, anche se nel mondo sindacale e politico c’è scetticismo sulla possibilità di poter assegnare tutti questi posti prima dell’inizio dell’anno scolastico.

 

Leggi anche:

La scuola come bene rifugio;

Scuola, via libera a 30 milioni per l’edilizia scolastica;

Scuola, continua il valzer delle polemiche.

E siamo arrivati agli ultimi giorni utili per inoltrare la domanda per il concorso ordinario per la scuola secondaria a cui possono accedere abilitati e laureati in possesso dei 24 cfu.

Sono state giornate intense, di quesiti, decreti, aggiornamenti e slittamenti ma come sappiamo anche dagli articoli che avete avuto modo di leggere qui, la data ultima per la presentazione della domanda per il concorso ordinario è il 31 luglio.

La procedura è interamente on line per questo motivo abbiamo pensato bene di offrirvi una piccola guida utile alla compilazione.

 

Anzitutto la piattaforma da usare per la procedura è Polis – Istanze on line.

 

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Qui potrai accedere effettuando il login inserendo le tue credenziali, la spid o registrandoti come nuovo utente.

Una volta effettuato l’accesso, ti basterà cliccare su Area Riservata e scegliere Piattaforma Concorsi e Procedure Selettive.

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In questa sezione ci saranno dei box e tu dovrai cliccare sulla relativa domanda per il concorso ordinario in esame “Concorso ordinario per titoli ed esami finalizzato al reclutamento del personale docente per posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria di I e II grado”.

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Clicca su compila domanda e inizia con noi la procedura.

 

LA PROCEDURA

La procedura non è complessa, ma bisogna stare attenti.

Il primo passo, dopo aver letto l’informativa, consisterà nella scelta della regione. Ricorda: si può scegliere una regione e nessuna provincia.

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Dopo aver scelto la regione si passa alla compilazione dei dati anagrafici.

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Se sei già registrato su istanze on line, questa sezione sarà già compilata.

Il passo successivo è quello a cui devi dedicare la tua attenzione: dovrai compilare le sezioni relative ai titoli di accesso e di servizio, gli altri titoli valutabili, i titoli di preferenza e i titoli di riserva.

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L’ultima sezione prima dell’inoltro è la sezione “altre dichiarazioni” che è una sezione obbligatoria.

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Il Miur ha preparato, inoltre, una guida alla compilazione della domanda che potrebbe esserti utile.

 

Non resta che affrettarti… mancano solo due giorni!

 

Leggi anche:

Concorso docenti. Cosa studiare. Ecco tutte le prove precedenti da scaricare;

Tutto sulla prova preselettiva per il concorso docenti;

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Tanto tuonò… che piovve!

Possiamo tranquillamente iniziare così la nuova puntata su una delle telenovelas più seguite e discusse di questi giorni: le nuove graduatorie per le supplenze.

Come ampiamente previsto, enorme è, infatti, l’afflusso di istanze che stanno arrivando sul portale predisposto dal Ministero per accogliere le richieste degli aspiranti docenti e ciò sta provocando non pochi problemi.

 

Tra i più diffusi:

 

La mole di lavoro è abnorme e gli uffici preposti all’accoglimento delle istanze stanno letteralmente andando in tilt. Di fatto, non si riesce a gestire questo fiume in piena di domande.

Grande è, così, la preoccupazione dei tanti aspiranti docenti che, purtroppo, non riescono a completare l’inserimento della propria istanza.

Appare, quindi, molto difficile che la scadenza del 6 agosto sia sufficiente ad assorbire senza ulteriori problemi tutte queste domande che, molto probabilmente, supererà il milione, specie se continueranno a esserci i rallentamenti e le disfunzioni segnalate sopra.

 

Il Ministero, intanto, sta facendo tutto il possibile per ovviare a questi problemi.

Ha, infatti, predisposto un manuale in pdf e una video guida.

 

Formato PDF

 

Formato video

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Per maggiori informazioni, consigliamo, anche la visione e la lettura delle FAQ ufficiali predisposte dal Ministero stesso.

 

Inoltre, per ripercorrere tutte le precedenti tappe, leggi anche:

Pronti, partenza, via! È ora possibile presentare le istanze;

Graduatorie provinciali… habemus data!;

Nuove graduatorie la Corte dei Conti ha detto sì;

Graduatorie provinciali… continua la discussione;

Graduatorie provinciali… in attesa della data;

Graduatorie provinciali, firmata l’ordinanza;

Graduatorie presto la riapertura;

Le graduatorie per le supplenze: il punto sulla questione.

Per entrare nel mondo della scuola un’altra strada percorribile, sin da subito e senza partecipare ad alcun concorso, è la messa a disposizione (MAD).

La MAD è una candidatura spontanea con la quale si dichiara di essere disposti a effettuare supplenze, per medi o lunghi periodi.

Per essere più precisi, la MAD è un’istanza informale, legalmente prevista e riconosciuta dal MIUR, mediante la quale è possibile candidarsi come supplente per i seguenti ruoli:

 

I vari istituti scolastici, sia all’inizio sia durante l’intero svolgimento dell’anno scolastico, sono alla perenne ricerca di personale docente e amministrativo, dato che non sempre si riesce a ricoprire i ruoli vacanti o le momentanee assenze con l’eventuale personale nelle graduatorie. Perciò, i dirigenti scolastici si rivolgono proprio a chi ha inoltrato la MAD.

Per l’invio della MAD non vi è alcun limite temporale; può essere spedita in qualsiasi periodo dell’anno, ma, secondo la nostra esperienza, in particolari momenti si hanno maggiori possibilità di ottenere l'incarico.

I periodi che, quindi, possiamo definire bollenti sono:

Tra agosto e ottobre, infatti, le segreterie scolastiche sono in pieno fermento per la convocazione del personale utile alla riapertura della scuola, per cui anche le chiamate da MAD raggiungono punte elevate.

Gennaio, a dispetto delle sue temperature rigide, è un altro mese bollente per le MAD. Di fatto, molti docenti e personale ATA, specie se molto distanti dai loro affetti più cari, al rientro dalle vacanze natalizie, preferiscono richiedere congedi parentali per rimanere un po’ di tempo in più con la propria famiglia. Ciò rende necessario agli uffici scolastici coprire questi buchi, per garantire la continuità didattica, ricorrendo a supplenti.

 

I titoli di studio necessari per inoltrare la messa a disposizione sono:

 

La classe di concorso, è bene ricordarlo a chi è nuovo nel mondo della scuola, è costituita da una serie di materie di insegnamento, individuato mediante da un codice reperibile qui, associato a uno o più titoli di studio.

 

A seconda del titolo di studio in possesso, si può, allora, richiedere:

 

Ricordiamo che si può inviare la MAD anche se si è già iscritti nelle graduatorie. Anche se non è obbligatorio, è bene inserire nella MAD tutti i titoli in proprio possesso come l’eventuale abilitazione, i master conseguiti, le certificazioni linguistiche e informatiche conseguite e, perché no, anche le precedenti esperienze lavorative svolte… il tutto renderà, senza dubbio, più interessante la propria MAD agli occhi di chi dovrà giudicarla.

Infine, è bene sapere, la MAD ha valenza per l’intero anno scolastico nel quale è stata inviata e può essere presentata per più istituti contemporaneamente.

 

Redigere la MAD, però, non è semplice. Non si tratta della compilazione del proprio curriculum vitae, ma di una specifica istanza che deve contenere determinati contenuti e deve essere trasmessa in un modo prestabilito.

Si possono, quindi, commettere errori fatali che precluderebbero l’effettiva possibilità di ricevere una chiamata.

Ti consigliamo, per questi motivi, di affidarti a professionisti del settore che, con un ottimo rapporto qualità/prezzo, inoltreranno la MAD a tutti gli istituti della tipologia indicata. Per di più, la MAD, dopo essere stata inviata agli istituti, verrà caricata anche sulla piattaforma dell’Elenco Nazionale Supplenti, ovvero il database delle MAD da cui attingono non solo le scuole statali, ma anche quelle private, paritarie e i centri di formazione professionali.

 

Così la MAD raggiungerà un numero molto più ampio di istituti e aumenteranno esponenzialmente le possibilità di ottenere l'incarico.

È finalmente on line il portale che, dalle 15:00 del 22 luglio alle 23:59 del 6 agosto 2020, permetterà agli aspiranti docenti di presentare le istanze per le Graduatorie provinciali e di istituto di supplenza per gli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022. Il sito è sempre disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 a questo indirizzo.

 

Prima di avventurarsi nella nuova procedura, che permetterà di presentare le istanze, è fondamentale assicurarsi di avere le credenziali necessarie, che possono essere:

 

La seconda cosa da verificare, prima di presentare le istanze, sono i dati di recapito e se necessario modificarli, utilizzando l’apposita funzione: Funzioni di servizio > Variazione dati recapito.

È fondamentale indicare almeno un recapito telefonico, visto che è un requisito obbligatorio per la presentazione dell’istanza.

 

In terzo luogo è il caso, sempre da fare prima di presentare le istanze, di verificare i requisiti di accesso alle varie classi di concorso, in parole povere è il caso di capire cosa si può insegnare con il proprio titolo. Per far ciò si può consultare il DPR 19/2016 e il DM 259/2017 o molto più semplicemente si può consultare il sito messo a disposizione dalla FLC CGIL a questo indirizzo.

 

Resta inteso che per qualsiasi problematica sulla compilazione dell’istanza, il Ministero ha predisposto il numero 080-9267603 attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:00 alle ore 18:30 e il sabato dalle 8:00 alle 13:00.

 

Ricorda, inoltre, che è possibile l’individuazione delle sedi esprimibili attraverso la piattaforma Scuola in Chiaro, ma non temere, perché questa piattaforma è disponibile anche all'interno dell'istanza.

 

Infine, si comunica che lo stesso Ministero ha messo a disposizione delle FAQ per la compilazione della domanda. Vediamole!

 

Quali passi propedeutici occorre effettuare per compilare la domanda on line per le supplenze dalle graduatorie provinciali e di istituto?

I candidati presentano istanza di inserimento nelle graduatorie provinciali di supplenza unicamente in modalità telematica. La presentazione della domanda attraverso l’applicativo informatico Istanze OnLine costituisce modalità esclusiva di partecipazione alla procedura ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e successive modificazioni. L’accesso all'applicativo Istanze OnLine potrà avvenire previo possesso delle credenziali SPID, o in alternativa, di un'utenza valida per l'accesso ai servizi presenti nell'area riservata del Ministero con l’abilitazione specifica al servizio “Istanze OnLine (POLIS)”. Le istanze presentate con modalità diversa da quella telematica non sono prese in considerazione.

 

Come si effettua la procedura di abilitazione al servizio Istanze OnLine?

Per richiedere l'abilitazione al servizio Istanze OnLine è necessario seguire tutte le istruzioni riportate nella pagina web dedicata al servizio (https://www.istruzione.it/polis/Istanzeonline.htm).

 

Esistono limiti temporali per la procedura di abilitazione al servizio Istanze OnLine?

No, non ci sono limiti temporali. Si consiglia comunque di procedere all’abilitazione al Servizio in tempo utile, in modo da effettuare tutte le fasi entro i termini di presentazione dell’istanza di interesse.

 

Qual è l’istanza per le graduatorie provinciali di supplenza?

L'istanza è la seguente: "Graduatorie provinciali e di istituto di supplenza aa.ss. 2020/21 e 2021/22".

Per accedere clicca qui.

 

Come modificare i dati di recapito personali che sono proposti automaticamente dal sistema?

I dati di recapito devono essere verificati, ed eventualmente modificati, sul portale delle Istanze OnLine prima di procedere alla compilazione dell’istanza, in quanto l’istanza li propone non modificabili. In particolare ci si deve accertare di aver inserito almeno un recapito telefonico in quanto obbligatorio ai fini della presente procedura. Per verificarne la correttezza l’interessato deve accedere alle Funzioni di servizio, funzione Variazione dati di recapito.

 

Esiste un ordine di compilazione delle varie sezioni?

Sì. Deve essere prioritariamente compilata la sezione “Scelta graduatorie di interesse, fascia e titoli di accesso” in base alla quale l’applicazione proporrà i campi da compilare della corrispondente tabella di valutazione.

 

Una volta inoltrata l’istanza la posso modificare prima della scadenza?

Sì, l’istanza può essere modificata purché entro il termine ultimo di presentazione delle domande fissato dal decreto dipartimentale n. 858 del 21 luglio 2020.

Se la domanda era stata precedentemente inoltrata dovrà essere preventivamente effettuato l’annullamento dell’inoltro. Tale operazione si potrà fare accedendo all'istanza sempre tramite il tasto “vai alla compilazione”; all'accesso il sistema verificherà la presenza di una domanda già inoltrata e chiederà se si desidera visualizzarla o annullarla. In quest’ultimo caso effettuerà l’annullamento del precedente inoltro e consentirà l’accesso in aggiornamento.

 

Come si possono modificare/cancellare i dati già inseriti in una sezione?

Cliccando sul tasto “azioni disponibili” in corrispondenza della sezione d’interesse sarà possibile visualizzare, modificare e/o cancellare i dati già inseriti.

 

Quali allegati devo inserire nella sezione “Allegati”?

In questa sezione devono essere caricati esclusivamente i documenti attestanti il conseguimento del titolo estero.

Come previsto all'articolo 7 comma 12 dell’O.M. 60 del 10 luglio 2020 è necessario allegare un unico file di tipo “.pfd” o “.zip”, all'interno del quale devono essere riportati esclusivamente i seguenti documenti:

La dimensione massima del file allegato è di 2 Mega, eventuali altri documenti diversi da quelli indicati non saranno considerati nella fase successive del procedimento.

 

Come modificare la Provincia che ho selezionato nella fase di avvio dell’istanza?

La sostituzione della provincia è possibile senza nessun vincolo se non è ancora stata compilata la sezione delle sedi esprimibili ai fini delle graduatorie d’istituto. Se, invece, questa sezione è stata già compilata il sistema invierà un messaggio che invita a cancellare le sedi prima di procedere alla modifica della provincia.

 

Quali dati sono precompilati a sistema?

Sono precompilati dal sistema e non modificabili:

Sono precaricati e modificabili:

 

Quali sono le date di apertura e chiusura delle funzioni per la compilazione dell’istanza?

Le date sono stabilite dal decreto dipartimentale n. 858 del 21 luglio 2020. L’apertura è prevista dalle 15:00 del 22 luglio alle 23:59 del 6 agosto 2020.

 

Quali servizi sono disponibili sull'istanza e quali devono essere inseriti puntualmente?

I servizi statali non di ruolo del personale docente ed educativo prestati nelle scuole del territorio italiano gestito dal Sistema Informativo dell’Istruzione sono stati precaricati nell'istanza; devono essere selezionati e completati a cura dell’interessato.

Non sono presenti i servizi di tutte le altre tipologie.

 

Link Utili:

Abbiamo finalmente la data entro cui presentare le istanze per le graduatorie provinciali e d’istituto.

È, infatti, stato pubblicato il decreto n. 858 che ne stabilisce i termini e le modalità. Lo start ci sarà dalle ore 15 del 22 luglio e la procedura terminerà alle ore 23:59 del 6 agosto.

Attenzione però a rispettare i tempi e le modalità previste dal decreto, perché le istanze presentate fuori tempo massimo e non conformi a quanto stabilito dall’Ordinanza ministeriale n. 60 del 10 luglio 2020 non saranno prese in considerazione.

Come ampiamente spiegato nei precedenti articoli, che riportiamo sotto, si può partecipare per un’unica provincia, ma con un’unica istanza ci si può iscrivere nelle graduatorie di 20 diversi istituti all’interno della provincia scelta.

La nuova procedura sarà esclusivamente telematica e totalmente digitalizzata, attraverso l’applicazione Istanze on line previo possesso delle credenziali SPID, o alternativamente, di un’utenza valida con l’abilitazione specifica al servizio “Istanze On Line (POLIS)”.

Una volta entrati, attraverso il percorso Argomenti e Servizi > Scuola > Reclutamento e servizio del personale scolastico > Graduatorie provinciali di supplenza si potrà accedere alla pagina dedicata, dove sarà possibile dichiarare tutti i titoli posseduti di cui si chiede la valutazione.

Ricordiamo, altresì, che non è necessario produrre alcuna documentazione, ad eccezione di:

Infine, ci preme ricordare, dato che nei giorni scorsi c’è stata un po’ di confusione al riguardo, che le graduatorie provinciali delle supplenze (GPS) non sostituiscono le graduatorie d’istituto, ma entrambe coesisteranno e saranno complementari.

Infatti, le GPS serviranno per conferire le supplenze con termine 30 giugno e/o 31 agosto, sempre che non si sia riusciti a coprire il posto con le GaE (graduatorie a esaurimento), mentre le graduatorie d’istituto serviranno per attingere al personale docente da utilizzare per le supplenze brevi e temporanee.

Le GPS, giusto per ricordarlo ancora una volta, sono divise in due fasce, una per i docenti in possesso di titolo di abilitazione e l’altra per i docenti non abilitati ma provvisti del titolo di studio idoneo a insegnare la classe di concorso.

Invece, le graduatorie d’istituto continueranno a essere divise in tre fasce e gli aspiranti docenti potranno scegliere fino a 20 istituti all’interno della provincia in cui hanno presentato la domanda.

 

Mangiamo leggeri allora, da domani (22 luglio) alle ore 15 tutti pronti per la grande maratona.

 

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Il ministro Azzolina torna a parlare della scuola dell'infanzia e rilancia la controversa proposta di aprire l'insegnamento ai non laureati per le scuole primarie. Il dibattito è infuocato perché rischia di mandare al macero anni e anni di specializzazione per chi ha studiato molto per rapportarsi al mondo dell'infanzia.

 

«La scuola dell'infanzia è un segmento della scuola per cui noi abbiamo la massima attenzione, perché i bambini sono quelli che hanno sofferto di più durante il lockdown e non abbiamo parlato di distanziamento nella scuola d'infanzia nelle linee guida perché non può esserci». Così il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina a margine della visita all'istituto comprensivo Riccardo Massa di Milano.

«Per questo lì daremo più organico per quanto riguarda il personale – ha aggiunto la ministra –. Noi ce la facciamo a riaprire a settembre, non servono solo gli allarmismi ma le proposte, lavorare a testa bassa con molta umiltà e portare risultati a casa. Anche le scuole dell'infanzia riapriranno a settembre e restituiremo la socialità ai bambini».

 

La Azzolina è tornata, poi, a ribadire che dovranno essere le famiglie a controllare lo stato febbrile degli studenti prima che escano di casa.

«Tutte le famiglie hanno un termometro – ha detto la ministra –. Noi contiamo sulla responsabilità a casa. Se un bambino è già malato a casa e ha la febbre non abbiamo bisogno di mandarlo sull'autobus. Quindi la misurazione va fatta a casa, poi ogni scuola nella sua autonomia può organizzarsi come crede» ha detto.

E per chi il termometro non se lo potesse permettere? «Abbiamo dato soldi alle scuole a sufficienza per fare anche questo laddove fosse necessario – aggiunge –. Però credo che un termometro a casa ce l'abbiano quasi tutti se non tutti».

La ministra, inoltre, ha ribadito la necessità di far lavorare i non laureati nel mondo della scuola.

«Credo che questo Paese – ha spiegato – debba assolutamente dare la possibilità ai giovani non ancora laureati di lavorare, se vanno all'estro ci lamentiamo, se restano a casa ci lamentiamo. Questi giovani lavoravano già, la Lombardia è una delle Regioni che ha più supplenze per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria. Non è una novità, noi lo abbiamo semplicemente messo all'interno di graduatorie».

 

«Questo – ha sottolineato Azzolina – faciliterà le segreterie che non dovranno più avere a che fare con le Mad, (dichiarazione di Messa a disposizione), ad impazzire dietro le Mad e daremo da lavorare a persone che hanno scelto di fare l'insegnante, che hanno fatto un percorso che era a numero chiuso. Persone preparate con passione e amore per la scuola. È un passo in avanti» ha concluso.

 

Puoi vedere anche:

Scuola, riapertura a settembre? I sindacati non ci credono;

Nuove graduatorie la Corte dei Conti ha detto sì.

La Corte dei Conti ha esaminato l’ordinanza ministeriale n. 60/2020, per intenderci quella relativa all’istituzione delle nuove graduatorie provinciali e d’istituto e delle nuove tabelle di valutazione dei titoli, e non ha posto alcun rilievo al riguardo.

L’organismo costituzionale di controllo ha giudicato positivamente l’ordinanza che, proprio grazie al parere favorevole della Corte, è stata regolarmente protocollata e registrata.

A questo punto, ormai mancano veramente pochi giorni, dovrebbe uscire il decreto dove saranno stabilite le date ufficiali di inizio e di scadenza della procedura di presentazione delle istanze, entro le quali consegnare la propria domanda.

Al momento, come raccontato negli altri articoli che riportiamo sotto, conosciamo solamente la data di scadenza. Infatti, in una nota di accompagnamento all’ordinanza inviata dal Capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del Miur, dott. Marco Bruschi, agli Uffici territoriali scolastici si dice espressamente che le nuove graduatorie devono essere pubblicate tassativamente «entro fine agosto».

Ricordiamo, inoltre, che nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali che hanno preso parte alla presentazione della nuova procedura, che sarà interamente digitalizzata e on line, hanno espresso molte perplessità sia sull’operatività della nuova procedura sia sul fatto che si riesca a fare tutto in tempo. Forte è il sospetto che l’inizio del nuovo anno scolastico non andrà liscio come l’olio, e non solo per l’atavico problema dei docenti e dei supplenti, ma anche e soprattutto per le nuove misure di sicurezza individuate dopo la pandemia dovuta al Covid-19.

In attesa della pubblicazione della data di apertura delle nuove graduatorie, consigliamo di non restare fermi, anzi conviene collegarsi sul sito del Ministero e vedere quali sono i titoli di accesso perché non dimenticare che, proprio come dice la pagina stessa del Ministero, «costituiscono il requisito base per accedere all’insegnamento nella scuola italiana».

 

Leggi anche:

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Se non hai ancora speso le somme della tua Carta del Docente relative all’anno scolastico 2018/2019 è arrivato il momento di farlo, affrettati.

Infatti, se ti chiedi se le somme residue del 2019 possono essere cumulate con le somme del 2020 la risposta è negativa.

Entro il 31 agosto del 2020 l’intera somma residua relativa all’anno scolastico 2018/2019 deve essere spesa pena la decurtazione dal portafogli.

Invece, la somma dell’anno scolastico 2019/2020 verrà accreditata insieme al bonus relativo all’anno scolastico 2020/2021.

Ti ricordiamo, piuttosto, l’altra data di scadenza, entro la quale devi spendere le cifre per l’acquisto di strumenti legati alla didattica a distanza, ovvero il 31 luglio.

 

Cosa è possibile acquistare entro il 31 luglio con la Carta del Docente? Te lo ricordiamo:

Ma cos’è la Carta del Docente e chi può usufruirne?

È una carta elettronica usata dai docenti per gli aggiornamenti e la formazione. Può essere usata ad esempio per l’iscrizione a corsi sull’uso della Lim e tablet, o a qualsiasi tipo di corso qualificante, come il corso di coding, erogato da enti formativi accreditati.

Può essere usata inoltre per l’acquisto di dispositivi hardware.

Gli insegnanti a cui spetta la Carta del Docente, il cui importo è di 500 euro per anno scolastico, sono:

Se usufruisci della Carta del Docente non ti resta che ricordare quindi le due scadenze principali:

 

Come avevamo largamente preannunciato, la firma dell’ordinanza da parte della ministra Azzolina, che ha istituito le nuove graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), sta suscitando un gran polverone di critiche.

 

L’altro ieri, martedì 14 luglio, è stata presentata ai sindacati la nuova procedura per l'invio delle domande che, come abbiamo ampiamente spiegato, sarà esclusivamente on line, anche se al momento non sappiamo le date di inizio e fine per la presentazione delle istanze, visto che si aspetta il giudizio della Corte dei Conti sull’ordinanza.

 

FLC CGIL ha però diffuso alcune anticipazioni sul funzionamento della nuova istanza, vediamole.

 

SERVIZI GIÀ DICHIARATI

Il Ministero ha garantito che si troveranno precaricati a sistema i servizi svolti da tutti coloro che erano già presenti nelle graduatorie del triennio 2017-2020.

Non è certo, invece, se siano presenti i servizi svolti mediante la convocazione da messa a disposizione (MAD); in questo caso dovranno essere dichiarati nell'istanza.

È sicuro però che i servizi dovranno essere caricati una sola volta, anche per quelli da inserire in più graduatorie.

 

TITOLI VALUTABILI

I titoli, invece, dovranno essere inseriti ex novo, visto che sono proprio le tabelle di valutazione dei titoli a essere state rinnovate, sia per l’introduzione di nuovi titoli sia per la modifica della valutazione di alcuni titoli già esistenti.

 

SERVIZI PRESTATI IN FORZA DI ORDINANZE CAUTELARI

In relazione ai servizi prestati in forza di ordinanze cautelari, per capirci quelli effettuati con nomina da GAE o prima fascia dei diplomati magistrali o da II fascia per gli ITP, il Ministero non ha espresso alcuna limitazione. Quindi, è bene dichiarare tutto al fine di beneficiare dell’intero punteggio maturato. C’è da richiamare alla memoria però che gli Uffici scolastici di Lucca e Torino avevano dichiarato che il servizio svolto è da ritenersi privo di validità poiché prestato senza il titolo di accesso alle graduatorie stesse.

 

SERVIZIO SPECIFICO E ASPECIFICO

Il Ministero ha confermato che uno stesso titolo di servizio può essere valutato sia come specifico per una certa classe di concorso che come aspecifico per le altre. Così un docente che ha svolto il servizio nella classe A013 può prendere 12 punti sulla classe A013 (servizio specifico) e nello stesso tempo 6 punti sulla classe A012 (servizio aspecifico).

 

Intanto il presidente di Anief (Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori), Marcello Pacifico, ha così commentato la nuova ordinanza: «Siamo delusi. A questo punto i nostri rilievi sulle GPS, una ventina, si tramuteranno in altrettante tipologie di ricorsi. Così al Ministero si renderanno anche conto che la previsione del Consiglio superiore della pubblica istruzione sull'alto numero di contenziosi non era una ipotesi strampalata, ma una previsione realistica».

 

Anche il senatore Mario Pittoni, presidente della Commissione Cultura a Palazzo Madama, ha dichiarato sul proprio profilo Facebook: «Dopo la firma sull’ordinanza ministeriale che vara le graduatorie provinciali, solo la Corte dei Conti potrebbe fermare lo stravolgimento dei punteggi con effetto retroattivo voluto da Azzolina».

Il senatore Pittoni si riferisce al fatto che il Ministero non ha accolto la richiesta del CSPI di mantenere la vecchia tabella per la valutazione dei titoli utilizzata per il precedente triennio.

 

Questa, infatti, era stata la motivazione del Ministero: «[...] le graduatorie di cui alla presente ordinanza e le relative tabelle di valutazione dei titoli rappresentano una innovazione disposta dal legislatore e non una semplice ricomposizione delle graduatorie previgenti e in quanto si verrebbe a ingenerare una palese e ingiustificabile disparità di trattamento tra gli aspiranti».

 

A sentir parlare il senatore Pittoni, quindi, la Corte dei Conti potrebbe fermare l’iter delle nuove graduatorie... ai posteri l'ardua sentenza.

 

Noi saremo pronti a documentarvi.

 

Sullo stesso argomento, vedi anche:

Graduatorie provinciali… in attesa della data;

Graduatorie provinciali, firmata l’ordinanza;

Allarme del Cspi: Non modificare i criteri delle graduatorie.

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